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Le foglie d’oro di un paio di orecchini

Le foglie d’oro di un paio di orecchini
fragili come i desideri
dimenticati dentro le paure

e guerre senza armi
e suoni senza parole
forse voci dell’imbrunire
dentro un parco

aspetto i giorni del buio
come fossero giorni qualunque

ricordare il nostro nome
riconoscere le nostre vite
dentro le luci dei negozi
(quando si accendono d’autunno)
specchiamo le nostre parole silenziose

ma prima della materia del mondo
c’è il cuore
ma non è ancora il tempo
delle notti vissute
rimangono solo parole scritte
come lapidi di cimiteri

per ognuna un’epigrafe
un errore
un tempo perduto
ché il nero di quei cieli
mai sbiadisce

ho incrociato le mani
una sull’altra
intrecciato le dita
ho seguito le vene sul dorso
non invecchiano le mani
restano le stesse, e cercano
storie che non sanno
memorie prima del tempo
ma poi si aggrappano
a quel corrimano
di una scala troppo ripida

binari che divaricano
più larghi dell’orizzonte
nessuna vita saprebbe sopportare
tutti questi insoliti infiniti

c’è una terra per l’amore
quando non si nasconde
– soltanto lì potevamo
essere quello che siamo
l’amore non vi farà nulla, starà con voi
finché sarete capace di sopportarlo
finché le braccia reggeranno i sogni

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